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ANSAcom - In collaborazione con CCIAA di Pordenone-Udine
È stato il dibattito sul ruolo di Italia, Francia e Germania “locomotive d’Europa”, introdotto dall’ ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens e dal viceambasciatore di Germania in Italia Benjamin Hanna a chiudere la prima giornata di confronto su geopolitica ed economia internazionale a Udine. Paolo Mieli, storico, saggista ed editorialista ha sottolineato l'eccezionalità della guerra in Ucraina e la necessità di una “rifondazione dell’Europa”, con Francia e Germania protagoniste. “Abbiamo davanti un biennio decisivo con la nuova leadership tedesca e la fermezza francese, mentre l’Italia offre stabilità”, ha detto, ricordando la coerenza del governo sul sostegno a Zelensky. Per Gilles Gressani, direttore di Le Grand Continent, l’Europa rischia di entrare in un “secolo di umiliazione”, di fronte a una “contaminazione imperiale” americana. “L’unica via intermedia è un ‘vassallaggio felice’ con gli USA, vista l’attuale asimmetria dei rapporti”, ha affermato. Wolfgang Munchau, direttore di Eurointelligence, ha parlato del declino economico tedesco, tema del suo libro Kaput: “Italia sta facendo meglio, ma l’Europa è scollegata dall’innovazione e dai giganti tecnologici”. Ha avvertito sul rischio dei dazi di Trump, che potrebbero colpire duramente l’industria europea, soprattutto quella automobilistica. “È un momento cruciale: serve intelligenza negli investimenti”, ha concluso.
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