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Energia, bellezza e longevità, i super-poteri del sonno
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In collaborazione con ZzzQuil
Il professor Bruni indica le strategie per un riposo di qualità
Energia, bellezza e longevità, i super-poteri del sonno Benefici - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con ZzzQuil
Una bella dormita è quanto di meglio possiamo regalare al nostro corpo: un sonno di qualità è infatti fondamentale per il benessere fisico e mentale, ma anche per migliorare le performance lavorative e vedersi più belli. Il 90% degli italiani ne è consapevole, anche se oltre la metà ammette di non avere un sonno continuo, solo il 23% si alza dal letto sentendosi riposato e 1 su 3 non è soddisfatto del proprio riposo. A rivelarlo, in occasione della Giornata Mondiale del Sonno del 14 marzo, è la nuova ricerca "Ho solo dormito meglio!" di ZzzQuil, il noto brand di Procter & Gamble di integratori per il sonno, che svela i tanti vantaggi per corpo e mente, ancora non del tutto conosciuti, legati a un buon riposo. "Il sonno è fondamentale per la sopravvivenza, influisce su benessere, umore, comportamento, concentrazione, memoria, capacità produttiva", spiega il professor Oliviero Bruni, esperto in Medicina del sonno, "ma dormire bene agisce anche sul sistema immunitario e può contribuire ad aumentare la longevità".
Tutti benefici che la maggior parte degli italiani confermano di sperimentare dopo una buona notte di sonno ponendo sul podio il sentirsi più energici, più in forma e persino più di buon umore.
Un primo passo per capire se si gode di un sonno di qualità, è indagare le modalità del risveglio. Secondo la ricerca di ZzzQuil infatti, gli italiani si dividono in tre categorie: gli "Zombie" (oltre il 41%), che si trascinano per casa ancora addormentati; le "Lepri" (il 33%), coloro che riescono a essere subito attivi e pimpanti; e, infine, i Troll (26%), ovvero chi si sveglia irritabile e stanco per via di un sonno frammentato.
Riguardo la durata del sonno, la ricerca ci dice che se i più giovani, GenZ e Millennials, tendono a dormire più a lungo, la GenX dorme circa 6 ore a notte mentre i Baby Boomers (dai 59 anni in su) dormono un massimo di 5 ore. Le canoniche 8 ore di sonno restano quindi un miraggio per l'80% degli italiani, con il 17% che ne dorme meno di 5. I fattori che disturbano il buon riposo sono molteplici e vanno dallo stress (50%) all'ansia (39%) fino alle preoccupazioni familiari (38%).
Per fortuna la medicina di settore ha indicato delle 'best practice' da seguire, semplici ma efficaci strategie da adottare quotidianamente recuperando così la capacità di dormire bene.
Come spiega ancora il prof. Bruni, "dovremmo cercare di andare a letto alla stessa ora, in un ambiente confortevole, non troppo illuminato. Tanti invece, circa il 40%, secondo la ricerca, hanno la cattiva abitudine di addormentarsi guardando lo smartphone e la tv. Poi bisogna cercare di evitare pasti abbondanti di sera e soprattutto di assumere alcool, che se da un lato favorisce l'addormentamento, dall'altro provoca una serie di micro risvegli di cui magari non siamo consapevoli ma che disturbano il nostro sonno. Un aiuto importante può arrivare dagli integratori naturali a base di erbe, anche la melatonina è un ottimo rimedio per migliorare la qualità del riposo".
ANSAcom - In collaborazione con ZzzQuil
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