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Ardituro, 'arcaico non utilizzare Ai nel processo penale'
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In collaborazione con Cybersec 2025
'Mi auguro che disegno di legge possa prevedere modifica'
Antonio Ardituro, Cons. Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo © ANSA/Cybersecurity Italia
ANSAcom - In collaborazione con Cybersec 2025
"Siamo un Paese in cui abbiamo un disegno di legge sull'intelligenza artificiale nel processo penale che sterilizza la possibilità di usare l'AI. Certo, molto difficile, molto complesso il tema della prova scientifica, della prova tecnologica, dell'uso dell'intelligenza artificiale nel processo penale, ma dire che nel nostro ordinamento giuridico non c'è possibilità di utilizzare un sistema di Ai nel processo penale significa fermarsi a un tempo arcaico e destinare il nostro ordinamento processual penalistico ad una situazione di assoluta arretratezza rispetto a tutti gli altri". Così il sostituto procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Antonio Ardituro, al CyberSec2025 a Roma, nella caserma Salvo D'Acquisto. "Mi auguro che questo disegno di legge così ampio, che nell'articolo 14 è ancora all'esame del Parlamento, possa prevedere una significativa modifica di questo approccio", ha aggiunto.
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