Con l'approvazione ufficiale del
documento di Terna sui fabbisogni di capacità di accumulo da
parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
(Mase), l'Italia segna un passo fondamentale nella transizione
verso un sistema energetico meno dipendente dal gas e più
orientato verso le energie rinnovabili. Questo piano, che
proietta il Paese verso il 2028, è destinato a trasformare
profondamente il panorama elettrico nazionale, delineando un
futuro in cui gli accumuli di energia giocheranno un ruolo
centrale nella gestione e nell'efficienza del sistema elettrico.
L'approvazione del Mase rappresenta un punto di svolta
cruciale, dando il via all'attuazione di un meccanismo unico nel
suo genere in Europa: il Macse (Meccanismo di Accumulo e
Capacità per la Sicurezza Energetica). Come sottolinea Mario
Palma, Ceo di Star Energia, "con l'approvazione da parte del
Mase della metodologia di calcolo con cui Terna ha definito il
fabbisogno di accumulo per l'Italia, con data di consegna 2028,
è ufficialmente partita l'era italiana degli accumuli ed è un
meccanismo unico, quello del Macse in Europa". Secondo Palma,
manca ormai solo la pubblicazione da parte di Terna della
relazione tecnica che fisserà le regole operative per il
funzionamento delle batterie, e con essa, l'annuncio delle date
delle aste per i progetti futuri.
Questo nuovo quadro normativo, che ha preso forma in un
contesto di instabilità economica e politica globale,
rappresenta una risposta forte e coerente dell'Italia alle sfide
imposte dalla guerra in Ucraina e dai continui cambi di governo,
eventi che avevano destabilizzato non solo il settore
energetico, ma anche l'economia del Paese. "Oggi è finalmente
realtà immaginare un 2028 costituito da una rete
infrastrutturale elettrica molto meno dipendente dal gas",
continua Palma, evidenziando come questo scenario fosse
impensabile solo tre anni fa. L'approvazione del documento di
Terna ha dunque rafforzato la fiducia negli obiettivi a lungo
termine dell'Italia per un sistema energetico sostenibile,
spianando la strada verso il raggiungimento di una maggiore
autonomia energetica.
Il futuro energetico dell'Italia è ora chiaramente delineato
per i prossimi tre anni. Il documento approvato dal Mase traccia
le linee guida per l'accumulo e la gestione delle risorse
energetiche, garantendo che la capacità di stoccaggio sia
allineata alle esigenze del Paese e che le infrastrutture
possano sostenere la transizione verso un sistema sempre più
integrato con le energie rinnovabili. Un cambiamento
sostanziale, che si basa su un ambizioso piano di accumulo che
consentirà al sistema elettrico di rispondere in modo flessibile
alla domanda energetica, riducendo la dipendenza dai
combustibili fossili.
Mario Palma pone l'accento sull'importanza delle aste future,
che permetteranno di concretizzare questi progetti. "Se il 2025
rispetterà le aspettative di progetti autorizzati, di
aggiudicazione delle aste a valori competitivi, potremmo
ufficialmente dichiarare iniziata l'era dell'elettricità perché
con i numeri che si svilupperanno nel 2028 di progetti
costruiti, l'abbandono del gas sarà realtà".
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