Secondo quanto stabilito da Arera,
dall'1 febbraio 2025 il prezzo di riferimento del gas per i
vulnerabili sale del 3%: "dall'inizio di questa stagione
termica, ossia da settembre 2024 ad oggi, i vulnerabili, che
comunque pagano un prezzo inferiore rispetto a quello del
mercato libero, hanno subito un rincaro del 5 per cento". E'
quanto afferma Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione
Nazionale Consumatori sottolineando che "il rialzo di oggi
attesta quanto sia stato tardivo il decreto legge del Governo
Meloni, che oramai interverrà solo quando i caloriferi saranno
spenti e le bollette del gas, quindi, ridimensionate".
Secondo lo studio dell'Unc, per il nuovo utente tipo che
consuma 1100 metri cubi di gas, il +3% significa spendere 42
euro (41,80 euro) in più su base annua. La spesa totale nei
prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma
dal 1° febbraio 2025 al 31 gennaio 2026, nell'ipotesi di prezzi
costanti), sfonda quota 1400 euro, arrivando a 1435 euro, che
sommati ai 626 euro della luce del nuovo cliente tipo che
consuma 2.000 kWh all'anno, determinano una stangata complessiva
pari, per quest'anno, a 2061 euro.
Se il prezzo del gas sale oggi del 3% su gennaio 2025, nel
confronto con lo scorso anno, il prezzo è oggi superiore del
29,9% su febbraio 2024. La spesa nei prossimi 12 mesi,
ipotizzando prezzi fissi, è più cara di 225 euro rispetto a
quella pagata nel 2024, con un incremento del 18,6 per cento.
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