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Responsabilità editoriale di ASviS
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Il 19 febbraio la Commissione europea ha adottato l’attesa visione per l’agricoltura e il cibo - plasmare insieme un settore agricolo e alimentare attrattivo per le future generazioni.
La Comunicazione fa seguito al processo di dialogo sul futuro dell’agricoltura avviato oltre un anno fa e alla relativa relazione finale, del 4 settembre 2024, e rappresenta uno degli elementi strategici per l’attività della Commissione contenuto nelle linee guida politiche 2024-2029. La Commissione evidenzia come il quadro della Visione sia parte integrante della più recente bussola per la competitività, guardando alle indicazioni dei rapporti Draghi sulla competitività, di Letta sul mercato unico e di Niinisto sulla preparazione alla risposta alle crisi, oltre alle conclusioni del semestre di presidenza belga al Consiglio dell’Ue sul futuro della Pac.
La Commissione dichiara in premessa che la sicurezza e la qualità del cibo, la sovranità alimentare non sono negoziabili per l’Europa. A testimonianza di questo consenso viene richiamata la recente indagine dell’Eurobarometro da cui emerge che il 94% dei cittadini europei intervistati ritiene importante assicurare la stabilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di cibo ad ogni condizione.
La Commissione sottolinea che il settore agro-alimentare è parte essenziale della nostra capacità competitiva e della nostra autonomia strategica, è il fondamentale sostegno per le aree rurali che occupano il 75% del territorio e il 25% della popolazione dell’Ue e svolge un ruolo essenziale contro il fenomeno dello spopolamento delle campagne e del diritto a restare delle persone nei propri territori.
Nei principi è riconosciuto il ruolo degli agricoltori e dei pescatori come custodi della natura, parte vitale della soluzione nel proteggere la resilienza dei sistemi naturali, del suolo, dell’acqua, della biodiversità, degli oceani e del clima. Agli agricoltori, ai pescatori e alle imprese alimentari è inoltre riconosciuto il ruolo d’innovatori e imprenditori. Per l’approfondimento degli aspetti relativi alle risorse marine, la Commissione rinvia all’annunciata iniziativa Patto sugli oceani.
La Commissione sintetizza il quadro delle sfide evidenziando come il settore agroalimentare sia fortemente sotto pressione per le tensioni geopolitiche, per gli effetti dei cambiamenti climatici, per il persistere delle conseguenze delle più recenti crisi. Viene sottolineato come il settore soffra di un inadeguato ricambio generazionale (solo circa il 12% degli agricoltori ha meno di 40 anni) e di come sia il settore a reddito pro-capite significativamente più basso rispetto alla media dell’intera economia (per -60% su dati 2023), impattando sulla qualità della vita e sulla capacità di pianificare, investire e innovare per gli agricoltori.
Partendo da questi elementi di analisi, la comunicazione della Commissione intende definire la visione del sistema agro-alimentare europeo al 2040 e oltre presentando gli elementi di una tabella di marcia affinché tutte le politiche lavorino nella stessa direzione adattandosi alle nuove realtà, inquadrando il lavoro della Commissione per l’intero nuovo mandato in tutte le aree politiche che hanno un impatto sull’agricoltura e sull’alimentazione.
La Commissione intende mettere al centro della visione una nuova modalità di lavoro basata sulla costruzione di fiducia e dialogo, superando la polarizzazione che taluni argomenti sul sistema agro-alimentare creano, considerando che il consenso sociale è più probabile che avvenga attraverso il dialogo inclusivo. Il nuovo Consiglio europeo sull’agricoltura e il cibo dovrà supportare la Commissione nella costruzione di politiche inclusive, unitamente alla rete per la Pac e ai dialoghi annuali con i giovani.
La visione al 2040 dichiarata è quella di un’agricoltura e di una produzione alimentare che prosperi attraverso il continente europeo nella sua diversità, che sia competitiva, resiliente, equa, che attragga le future generazioni e che sia a prova di futuro.
La risposta strategica identifica quattro priorità fondamentali che impegneranno l’Ue e gli Stati membri a creare le condizioni di contesto per un settore agro-alimentare che:
La Commissione precisa che il conseguimento di questa visione comporta la capacità d’investire e fare leva sul potere trasformativo che la ricerca, la conoscenza, le competenze e l’innovazione offrono.
Approfondendo l’argomento della debolezza degli agricoltori nella filiera di produzione nel determinare un equo reddito, la Commissione richiama il pacchetto d’iniziative già adottato a dicembre 2024, dichiarando che le pratiche ove gli agricoltori saranno obbligati forzosamente ad abbassare i prezzi al di sotto dei costi non saranno più tollerate.
Nuove misure vengono annunciate, quali la revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali (Utp), promuovendo allo stesso tempo un rafforzamento della posizione degli agricoltori, attraverso cooperative e associazioni che possano ridurre costi, accrescere l’efficienza, migliorare i prezzi di mercato. Il nuovo osservatorio sulla filiera agroalimentare contribuirà alla trasparenza sui relativi costi e margini di guadagno.
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di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
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