L'Abruzzo si posiziona al 15/mo
posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di
risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle
classifiche del "Welfare Italia Index 2024", strumento di
monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di
politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di
identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di
criticità in cui è necessario intervenire, realizzato da
"Welfare, Italia", Think Tank nato su iniziativa del Gruppo
Unipol in collaborazione con The European House - Ambrosetti
(TEHA).
Il Welfare Italia Index, presentato analiticamente
all'interno del Rapporto Annuale del Think Tank "Welfare,
Italia", disponibile sul sito di Welfare Italia, è basato su 22
Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input e
dimensione di output. Con riferimento agli indicatori di spesa,
l'Abruzzo ottiene un punteggio di 68,5 posizionandosi al 18/mo
posto. La Regione si classifica 14/ma sia per spesa sanitaria
privata pro-capite, con 558 euro contro la media italiana di 604
euro, sia per spesa previdenziale media su popolazione over 65,
con 1.040 euro contro la media nazionale di 1.259 euro.
L'Abruzzo occupa la 18/ma posizione per spesa in interventi e
servizi sociali pro-capite, il 19/mo posto per spesa media
regionale per utente fruitore degli asili nido e la 16/ma
posizione per spesa sanitaria pubblica pro-capite. Ottava
posizione per la spesa pubblica per consumi finali per
l'istruzione e la formazione con il 4,3% del Pil regionale,
rispetto a una media italiana del 3,6%.
L'Abruzzo, inoltre, registra un punteggio pari a 59,5 nella
componente di indicatori strutturali, posizionandosi al 14/mo
posto. La Regione ottiene un ottavo posto per lo stato di salute
della popolazione, mentre si posiziona al 18/mo posto per
efficacia, efficienza e appropriatezza dell'offerta sanitaria.Il
tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni è
pari all'8,1% (media nazionale del 7,7%) collocando l'Abruzzo in
15/ma posizione, mentre i giovani tra i 15 e i 34 anni che non
studiano né lavorano rappresentano il 17,3% della popolazione
(14/ma posizione) contro una media nazionale del 18%. La Regione
si colloca al 15/mo posto per tasso di part-time femminile
involontario, che raggiunge il 18,4%, contro una media nazionale
del 15,6%. L'incidenza della povertà relativa familiare si
attesta al 9,4%, sotto la media del 10,1% (12/ma posizione).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA