"La Rianimazione di Lanciano non
chiude e stop alle polemiche sui farmaci, che non mancano.
Finora solo menzogne". Dopo precedenti conferenze stampa della
minoranza di centrosinistra di Lanciano e di sei sigle
sindacali, arriva la risposta del direttore generale della Asl
Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, che stamani ha tenuto una
sua conferenza stampa nella sala Lanci del municipio di
Lanciano. Schael era affiancato dal direttore sanitario, Flavia
Pirola, da Emmanuele Tafuri e Umberto Benedetto, direttori
rispettivamente dei dipartimenti Emergenza-urgenza e Cuore. "La
Rianimazione di Lanciano non chiude - ha esordito Schael - e
guadagna un ulteriore posto letto".
"Il reparto non è mai stato chiuso - ha proseguito - ma a
metterci in crisi e impedirne la riattivazione, a conclusione
dei lavori per la rimozione dell'amianto, è stato un esposto che
ha denunciato le carenze strutturali dell'Utic dove era
inevitabile intervenire per la messa a norma. Il problema era
noto dal 2013, così come la necessità di una riqualificazione,
alla quale non si era mai dato corso per questione di fondi e,
forse, di poca determinazione a portare avanti il progetto. Ora
il problema è caduto addosso a noi, che ci siamo trovati nella
condizione di dover intervenire trovando soluzioni praticabili
per non sacrificare l'assistenza, sia sul fronte dell'Utic sia
della Rianimazione".
In due mesi la Asl ha valutato le strade percorribili per
limitare i disagi e non creare buchi assistenziali ai malati.
"Abbiamo trovato il modo per far coesistere entrambe - ha
aggiunto Schael - rispettando la separazione dei percorsi e le
condizioni di sicurezza ospitando quattro posti letto di Utic
nella Rianimazione; quest'ultima ne disporrà di altri quattro,
di cui due nel blocco operatorio per i pazienti che hanno subito
interventi e necessitano di assistenza intensiva. Una soluzione
che non sacrifica alcuna attività ed è in linea con la dotazione
di posti letto previsti nel Dm 70 sul fabbisogno in base ai
bacini di utenza".
Quanto al rifacimento dell'Utic, l'opera richiede un
investimento di 2,5 milioni di euro sul quale c'è l'impegno
della Regione Abruzzo con finanziamento aggiuntivo. In merito
alla polemica sui farmaci, Schael ha detto: "Non abbiamo
tagliato nulla e lo dimostra il fatto che la nostra spesa
farmaceutica è sempre alta, 120 milioni di euro come nel 2023.
Mai potremmo negare ai pazienti le specialità medicinali di cui
hanno bisogno, né paracetamolo né altri più costosi. E' un
fatto, però, che alcune molecole non sono disponibili sul
mercato nazionale e internazionale, come riportato anche dal
sito Internet dell'Aifa, e per non lasciare scoperti i pazienti
abbiamo acquistato farmaci con la stessa formulazione, ma più
costosi".
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